(Poesia scritta dopo la lettura di “Ritratto della mia bambina” di Umberto Saba)

 

“…Cose leggere e vaganti” 

Leggera e vagante

come  un venticello di primavera,

o come una soffice piuma bianca;

come una rondinella o una farfalla.

Come una foglia nell’autunno variopinto

che si stacca dal ramo e danza.

Leggera e vagante

come una piccola bandierina

mossa dal vento qua e là;

come un foglio di carta velina

con un disegno colorato a pastello,

come un aquilone

che se ne va alto nel cielo,

come un petalo rosa di pesco

che cade grazioso sul prato.

 

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                               "COSE   LEGGERE  E  VAGANTI"  -  Cecilia

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